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Grande Via della Seta


La storia della Via della Seta risale alla dinastia Han, tuttavia, come la Via Reale Persiana, che serviva come una delle principali arterie della Via della Seta, è stata fondata durante l'impero Achemenide (500-330 aC ). La Via Reale Persiana correva da Susa, nel nord della Persia (moderno Iran ) al Mar Mediterraneo, in Asia Minore (moderna Turchia) e le stazioni postali organizzate lungo il percorso con i cavalli freschi per gli inviati a trasportare rapidamente i messaggi in tutto l'impero. Erodoto, scrive della velocità e l'efficienza dei messaggeri persiani, ha discritto che "Non c'è niente al mondo che viaggia più veloce di questi persiani corrieri. La neve, la pioggia, il caldo, nè anche il buio della notte impedisce a questi corrieri a svolgere i loro passaggi assegnati con la massima velocità" (queste righe dalle sue Storie, 8.98, sarebbero i secoli più tardi dal credo degli Stati Uniti dell'ufficio postale americano) . I persiani hanno mantenuto la Strada Reale con attenzione, e nel tempo, hanno ampliato le strade laterali più piccole. Questi percorsi eventualmente hanno attraversato giù nel subcontinente indiano, attraverso la Mesopotamia, e più in Egitto.

Poi Alessandro Magno conquistò i Persiani, ha fondato la città di Alessandria Eschate nel 339 aC nella valle di Fergana di Neb (moderno Tagikistan). Alessandro passò lasciando alle spalle i suoi veterani feriti in città. Con il tempo, questi guerrieri Macedoni si sposarono con la popolazione indigena creando la cultura greca-battriana che fiorì sotto l'impero seleucide dopo la morte di Alessandro. Sotto il re greco-battriano Eutidemo I (260-195 aC) greco-battriani hanno ampliato i loro possedimenti. Secondo lo storico greco Strabone (63-24 dC), "i greci hanno esteso il loro impero fino a Seres" (xi.ii.i). Seres era il nome con cui i Greci e Romani conoscevano la Cina, che significa “la terra da dove è venuta la seta”. Si ritiene, quindi, che il primo contatto tra la Cina e l'Occidente è venuto intorno all'anno 200 aC.

La dinastia Han della Cina (202 aC - 220 dC) è stata regolarmente tormentata dalle tribù nomadiche del Xiongnu sui loro confini del nord ed ovest. Nel 138 aC, l'imperatore Wu ha mandato il suo emissario Zhang Qian ad ovest per negoziare con il popolo di Yuezhi di aiuto per sconfiggere il Xiongnu. La spedizione di Zhang Qian lo mise in contatto con molte culture e diverse civiltà in Asia Centrale e, tra cui quelli che ha chiamato il `Dayuan', i `Grandi Ioni', che erano i greco-Battriani discendevano dall'esercito di Alessandro Magno. Dayuan aveva I possenti cavalli, Zhang Qian dice a Wu, e questi cavalli possono essere utilizzati efficacemente contro i predoni Xiongnu. Le conseguenze del viaggio di Zhang Qian non era solo i contatti ulteriori tra la Cina e l'Occidente, anche il programma efficiente organizzato d’allevamento dei cavalli in tutto il paese, in modo da dotare la cavalleria. Il cavallo era noto da tempo in Cina lo utilizzavano nella guerra per la cavalleria e per carri durante la dinastia Shang (1600-1046 aC), ma i cinesi hanno ammirato i cavalli occidentali per le sue dimensioni e la velocità. Con il cavallo occidentale del Dayuan, la dinastia Han ha sconfitto il Xiongnu. Questo successo ha ispirato l'imperatore Wu di pensare di ciò che cosa ancora essere raggiunto attraverso il commercio con l'Occidente e cosi è stata aperta la Via della Seta nel 130 aC.

Tra 171-138 aC, Mitridate I di Partia ha fatto campagna militare per ampliare il suo regno e ha consolidato in Mesopotamia. Il re seleucide Antioco VII (138-129 aC) si è opposto a questa espansione e, il successore Mitridate anche volendo vendicare la morte del suo fratello Demetrio, ha mosso guerra contro le forze parfiche di Phrates II. Con la sconfitta di Antioco, Mesopotamia passò sotto il dominio dei Parti e con cui è venuto il controllo della Via della Seta. Poi le Parti sono diventati gli intermediari centrali tra la Cina e l'Occidente.

Mentre i molti diversi tipi di merce hanno passato tra lungo la Via della Seta, ma il nome deriva dalla popolarità di seta cinese nell'occidente, particolarmente a Roma. I percorsi della Via della Seta si estendevano dalla Cina attraverso India, Asia Minore, tutta la Mesopotamia, Egitto, il continente africano, Grecia, Roma, e la Gran Bretagna. La zona del nord di Mesopotamia (oggi Iran) è diventato socio più vicino della Cina nel commercio, come faceva la parte dell'Impero dei Parti, avviando gli scambi culturali importanti. La carta è stata inventata dai cinesi durante la dinastia Han, e la polvere da sparo, anche e` l'invenzione cinese, ha avuto grande influenza sulla cultura piu` che seta. Le ricche spezie d'Oriente, anche hanno contribuito più di moda che è cresciuto sulla Via della Seta. E così, nel periodo dell'imperatore romano Augusto (27 aC - 14 dC) gli scambi tra la Cina e l'Occidente sono stati fermamente stabiliti e la seta è stata la merce più ricercata in Egitto, in Grecia e soprattutto a Roma.

Prima dell'imperatore Augusto, Cesare Ottaviano ha sfruttato l’argomento controverso di abbigliamenti in seta per denunciare come immorali i suoi avversari Marco Antonio e Cleopatra VII. Come loro due favorivano la seta cinese, che stava diventando crescentemente associato con libertinaggio, Ottaviano ha utilizzato il collegamento per deprecare i suoi nemici. Anche se Ottaviano ha trionfato su Antonio e Cleopatra, non avrebbe potuto fare nulla per limitare la popolarità di seta. Lo storico Durant scrive: "I romani pensavano che seta e` una frutta raccolta dagli alberi ed apprezzavanp come peso in oro. Gran parte di questa seta è venuta nella isola Cos, dove è stata tessuta in abiti per le signore di Roma e di altre città; relativamente povero stato di Messenia in 91 dC  ha dovuto proibire alle sue donne di indossare abiti di seta trasparenti agli iniziazioni religiosi"(329).Nel periodo di Seneca il Giovane (4 aC - 65 dC) i romani conservativi erano più ardenti che Augusto come abito immorale di seta denunciata cinese per le donne e gli abiti effeminati per gli uomini. Queste critiche non hanno fatto nulla per fermare il commercio della seta con Roma, però l'isola di Cos è diventato piu ricco e lussuoso attraverso la loro produzione di abbigliamento in seta. Come scrive Durant, "L'Italia ha goduto il 'sfavorevole' equilibrio del commercio - allegramente [acquisto] più di che la vendita", ma ancora ha esportato le merci ricche in Cina, come "tappeti, gioielli, ambra, metalli, coloranti, farmaci e vetro" ( 328-329). Fino il periodo dell'imperatore Marco Aurelio (161-180 dC), la seta era la merce più preziosa di Roma e sembrava nessuna critica conservatrica che non era in grado di rallentare il commercio o interrompere la moda.

Anche dopo Aurelio, la seta è rimasta popolare, se anche sempre più cara, fino alla caduta dell'Impero Romano nel 476 CE. La parte orientale dell’Impero Romano e` sopravvissuta che è venuta conosciuta come l'Impero Bizantino e che ha effettuato sul infatuazione romano con la seta. Circa nel 60 dC in Occidente hanno saputo che la seta non è stata coltivata sugli alberi in Cina, ma è stata effettivamente filata dai bachi da seta. I cinesi hanno mantenuto molto volutamente il segreto dell'origine della seta, e siccome il segreto gia era fuori, gelosamente hanno custodito i loro bachi da seta e il loro processo di raccolta della seta. L'imperatore bizantino Giustiniano (527- 565 dC), e` stato stanco di pagare i prezzi esorbitanti ai richiesti dei cinesi per la seta, cosi` ha inviato due emissari, travestiti dai monaci in Cina per rubare bachi da seta e li contrabbandare di nuovo verso ovest. Il piano ha avuto successo e ha contrassegnato l'inizio dell'industria della seta bizantina. Quando l'impero bizantino cade dai Turchi nel 1453 dC, l'Impero Ottomano ha chiuso la Via della Seta e ha tagliato i tutti legami con l'Occidente.


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